Le cinque caratteristiche che devi conoscere per scegliere la tua pinza amperometrica

Le cinque caratteristiche che devi conoscere per scegliere la tua pinza amperometrica

La pinza amperometrica è uno strumento indispensabile, che dovresti avere sempre a disposizione nella tua dotazione.

Come si sceglie?

Come per tutti gli strumenti anche la pinza amperometrica deve essere scelta in funzione dell’applicazione. Il semplicistico concetto “fa un po’ di tutto” non sempre si addice ad un investimento in beni al servizio della propria professionalità.

Che cosa devo considerare?

Ovviamente si parte valutando il tipo di corrente in misura.

La misura della corrente alternata AC è scontata mentre non lo è la corrente continua DC. Per misurare correttamente la corrente continua infatti, il toroide dell’analizzatore deve essere costruito con una diversa tecnologia rispetto a quella per la misura della corrente alternata (sensori ad effetto HALL).

Altro caso è la corrente continua proveniente da un processo di raddrizzamento che non deve essere considerato alla stregua di un segnale in continua generato, ad esempio, da una batteria.
La corrente raddrizzata è composta tipicamente da una ondulazione alternata (ripple) sovrapposta alla componente continua. Va da sé che, utilizzando la funzione di corrente continua per misurare una corrente raddrizzata, il risultato potrà non essere corretto. In tal caso occorre una pinza che sia dotata di una specifica funzione di misura della corrente continua con alternata sovrapposta (AC+DC).

Il tipo di misura TRMS

Il mondo che ci circonda utilizza dispositivi elettrici ed elettronici complessi che generano componenti spurie ad alta frequenza. Per questo motivo è sempre consigliabile utilizzare strumenti capaci di elaborare il segnale nella sua completezza, comprendendo le componenti spurie nel risultato mostrato. Tale elaborazione viene effettuata dagli strumenti che misurano in Vero Valore Efficace (TRMS) con idoneo livello di banda passante.

Il toroide

La dimensione e la forma del toroide sono aspetti fondamentali. La necessità di misurare in vani con spazi ristretti richiede un toroide snello, affusolato, capace di inserirsi tra i cavi affiancati anche di grande sezione. Sappiamo per esperienza che la pinza, in condizioni di lavoro, diventa quasi un’estensione della mano e quindi, anche senza volerlo, si tende a torcere e a tirare: il toroide deve essere meccanicamente resistente!

Per le sue elevate caratteristiche di sicurezza, è sicuramente apprezzato l’innovativo toroide realizzato senza materiale ferro-magnetico quindi completamente isolato, unicità proposta da HIOKI, azienda Giapponese leader mondiale nella produzione di analizzatori amperometrici a pinza. Questa soluzione unisce una maggiore leggerezza  all’aumentata sicurezza elettrica.

La categoria di misura

La sicurezza dello strumento deve essere tra i primi fattori da considerare. La norma CEI EN 61010-033 impone che in funzione del punto di applicazione, si debba scegliere uno strumento in base alla sua categoria di misura (CAT).  La norma definisce tre livelli per la categoria di misura (CAT II, CAT III e CAT IV) in relazione alla protezione contro le sovratensioni, dove la CAT IV è il massimo livello di sicurezza. Non è corretto utilizzare ad esempio una pinza dichiarata CAT II in un punto dell’impianto classificato come CAT IV ma, una pinza in CAT IV può essere applicata in sicurezza sui punti di CAT II e CAT III.

Velocità e Precisione

Velocità e precisione sono caratteristiche che possono tranquillamente coesistere nella pinza amperometrica, purchè sia uno strumento di qualità.
E’ infatti la velocità di analisi, dI campionamento e della risposta alla misura che rendono idonea la pinza all’analisi di transitori come ad esempio lo spunto all’avviamento di un motore elettrico (INRUSH) oppure, il valore di picco sulla semionda del segnale alternato di durata inferiore a 1 ms.

Quando valuti l’acquisto di una pinza questi cinque punti ti potranno sicuramente aiutare nella scelta. Esistono anche altre funzioni come ad esempio la possibilità di interfacciare lo strumento ad un dispositivo mobile tramite tecnologia wireless, per visualizzare la forma d’onda del segnale o registrare nel tempo i valori misurati, che possono sicuramente rendere l’utilizzo della pinza amperometrica ancora più soddisfacente e che possono permetterti di risolvere problemi che fino ad ora non sapevi come affrontare.

E tu? Che esperienze hai avuto con le tue pinze amperometriche?

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