Le 10 prestazioni che non possono mancare in una termocamera

Le 10 prestazioni che non possono mancare in una termocamera

1) Libera configurazione dell’emissività termica e della riflessione termica ambientale (RTC)
Qualsiasi oggetto ha una propria capacità di emettere raggi infrarossi e una relativa attitudine a riflettere i raggi che riceve dall’ambiente circostante. Sebbene il colore dell’oggetto in esame non influisca sulle emissioni, le superfici chiare sono più riflettenti di quelle scure.
La configurazione della sola emissività potrebbe quindi rivelarsi non sufficiente.

2) Impostazione della distanza dall’oggetto in esame
La distanza consente alla termocamera di mirare con precisione verso l’oggetto in esame.
E’ sempre bene misurare alla minore distanza possibile, al fine di ridurre al minimo l’influsso di fattori esterni e l’effetto di riverbero delle sostanze sospese in aria quali polveri, vapori, condensa, ecc.

3) Configurazione dell’umidità ambientale
Questa opzione consente di compensare la misurazione in funzione del vapore acqueo sospeso in aria, aumentando la sensibilità e l’efficienza di misura.

4) Selezione della tavolozza colori
Utilizzando una tavolozza (palette) adeguata al materiale in esame, si otterrà un’immagine termica ad elevato contrasto e di più facile interpretazione. E’ pratica comune associare intuitivamente i colori rosso e giallo al caldo, verde e blu al freddo.

5) Batteria ricaricabile agli ioni di litio a lunga durata
Una indagine termica può richiedere molto tempo per la preparazione della misura, per la corretta configurazione delle condizioni di prova, per lo scatto delle foto o la registrazione dei video termici, nonché per l’analisi delle variazioni termiche nel breve periodo. Tutte queste operazioni sono dispendiose dal punto di vista della batteria di alimentazione, che deve essere quindi in grado di sostenere il pieno funzionamento della termocamera per tutta la durata dell’operazione.

6) Modalità “fusione” e modalità “PIP”
La modalità “fusione” consente di avere una immagine unica che miscela l’immagine termica e l’immagine visiva; la modalità “PIP” (picture in picture) permette di visualizzare una finestra termica all’interno dell’immagine visiva complessiva.

7) Compensazione in temperatura dell’otturatore
Quando il sensore della termocamera è aperto, l’acquisizione di raggi infrarossi è sempre attiva e ciò costituisce stress al sensore in quanto è costantemente sottoposto a potenziale auto-surriscaldamento. La funzione di compensazione concede al sensore un momento di tregua così da riallineare le misure in funzione della propria temperatura interna di lavoro.

8) Zoom digitale
La funzione di zoom può essere interessante in quelle condizioni di misura ove l’oggetto in esame non può essere avvicinato per ragioni fisico-logistiche o perché la temperatura circostante è troppo elevata.

9) Leggerezza e maneggevolezza
Spesso una indagine termica può richiedere molto tempo, costringendo l’operatore a mantenere le braccia in posizione scomoda e faticosa per periodi prolungati. L’utilizzo di una termocamera leggera e maneggevole è elemento di benessere nello svolgimento del proprio lavoro.

10) Consulenza qualificata
Maggiore è il supporto tecnico fornito dall’azienda produttrice/venditrice della termocamera, maggiore è la soddisfazione dell’operatore e maggiore sarà la propria capacità di utilizzare lo strumento al 100% delle proprie prestazioni.

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